Canesano e Rio Spigone

 

Punto di partenza/arrivo: Calestano, 402 m

Dislivello: 550 m ca.

Durata complessiva: 4/4,15 h

Tempi parziali: Calestano-Canesano (1,30 h) ; Canesano-Fonte di San Giovanni (50 min.) ; Fonte di San Giovanni-Albareto (30 min.) ; Albareto-Val Spigone-Calestano (1 h) 

Difficoltà: E (E+ il tratto Albareto-Val Spigone-Calestano)

Attrezzatura: ordinaria da escursionismo

Ultima verifica: agosto 2016

Accesso stradale: Parma-Felino-Marzolara-Calestano

 

map (3)www.openstreetmap.org

 

Descrizione dell’itinerario 

Percorso inusuale in luoghi scarsamente valorizzati a livello escursionistico. La discesa all’interno della Val Spigone avviene per vecchio sentiero in disuso in alcuni punti ostruito da rovi e arbusti spinosi.   

Si parcheggia l’auto nella parte alta del paese di Calestano, nei pressi della sede degli Alpini (Via del Bocco). Sulla destra di quest’ultima (tabella sul tronco di un albero) si diparte un viottolo selciato che volgendo a destra conduce in Via Tralacosta. Seguendola a sinistra, si transita a fianco di alcune case (le ultime del paese), per poi avanzare su carraia che poco più avanti si restringe a sentiero progredendo verso sud-est. Si procede in moderata pendenza all’interno di un bell’ambiente boschivo, ignorando a sinistra e a destra tracce secondarie. Effettuate alcune svolte, si incomincia ad assecondare il crinale che chiude a sud-ovest la valle del Rio Moneglia. Si segue l’ampio sentiero che si mantiene in prossimità della boscosa dorsale, tralasciando diverse tracce che si staccano ai lati. Senza possibilità di errore, si giunge ad un bivio evidente da cui, ignorato un percorso che si stacca a destra, si continua diritto lungo il sentiero a destra della mulattiera, oppure per quest’ultima. Si sbuca poco dopo al sommo di campi coltivati digradanti alla nostra destra (sotto si noi si trova la frazione di Alpicella) e si procede diritto fino al successivo bivio. Trascurata a sinistra un’ampia traccia che scende verso il fondo della Val Moneglia e a destra una carraia proveniente da Alpicella, si continua per il percorso principale volgendo progressivamente verso sud/sud-ovest. Il tracciato guadagna costantemente quota presentando alcuni ripidi strappi, conducendo senza possibilità di errore ad un evidente incrocio. Imboccato il percorso di destra (segnavia bianco-rosso), si compie appena dopo una netta svolta a sinistra, guadagnando successivamente quota all’interno di un solitario ambiente boschivo caratterizzato da conifere di reimpianto. Usciti più in alto dal bosco, si sale contornando una magnifica radura, fino a volgere a destra e transitare a fianco di un capanno. Si guadagna poco dopo una panoramica sella, situata sulla dorsale Moneglia/Spigone, punto di incrocio di ben cinque tracce. Si prosegue diritto in leggera salita su crinale inizialmente erboso, poi parzialmente boscoso. Al bivio che si incontra poco più avanti, si trascura a destra un sentiero e si continua per il percorso principale riprendendo a scendere. Ignorato a destra un altro sentiero ed effettuato un tornante destrorso, si confluisce in una stradina asfaltata nei pressi del cimitero di Canesano. Andando a destra, si raggiunge in pochi minuti il centro della suggestiva frazione – 792 m – nei pressi della chiesa. Imboccata a sinistra una carrareccia in discesa, si trascura quasi subito uno stradello che a sinistra conduce ad una casa, ignorando poco dopo a destra una carraia che scende ripida. Si continua lungamente per il comodo tracciato, avanzando perlopiù a saliscendi a fianco di campi e radure, ammirando splendide visuali panoramiche. Si trascurano alcune carraie che si staccano a sinistra, affrontando più avanti una rilevante contropendenza in cui si varca un corso d’acqua (il Rio Spigone o un suo ramo). Giunti nei pressi del suggestivo rudere della Brugnara, 786 m, situato alla nostra destra, si continua per il percorso principale che, procedendo ancora per un tratto in lieve salita, conduce ad un bivio. Ignorata a sinistra una carraia che sale in direzione del crinale Baganza/Parma, si perde marcatamente quota fino a varcare un rio. Appena dopo si stacca a destra un’ampia traccia inerbita e molto trascurata. Quest’ultima conduce, facendo un giro più breve, alla carraia per Albareto, sbucando nei pressi del nucleo chiamato Il Ginepro. Tuttavia, in considerazione della sua problematica reperibilità, soprattutto nell’ambito di un’ampia area disboscata situata più avanti, se ne sconsiglia la percorrenza. Si continua quindi per il percorso seguito fino a questo momento, avanzando in costante salita ed effettuando alcuni tornanti. Immessosi in una carraia proveniente dal crinale Baganza/Parma, la si segue a destra confluendo più avanti in una sterrata a poca distanza dalla Fonte di S. Giovanni, situata più in alto a sinistra. Assecondando la carraia di accesso alla fonte, si attraversa in seguito la valletta formata da un rio, attraversando poco dopo una magnifica radura. Procedendo in leggera salita, si guadagna più avanti un crinale e lo si asseconda in direzione nord-est. Si avanza per comoda carraia trascurando ai lati un paio percorsi che scendono, transitando poco dopo nei pressi della località Il Ginepro. Proseguendo in lieve salita, si raggiunge e attraversa il nucleo di Albareto, 834 m, scendendo poi al sottostante incrocio sotto l’abitato di Vigolone. Guardando a destra si nota una mulattiera che poco attrae in quanto parzialmente ostruita da vegetazione invadente (rovi). L’imbocchiamo procedendo in leggera discesa all’interno di una fascia boscosa, intuendo la storicità del percorso che ci accingiamo a seguire e facendo i conti con gli effetti della sua decennale trascuratezza (purtroppo si incontrano dei rifiuti, segno che l’area in cui ci troviamo è utilizzata da qualcuno come discarica). Poco dopo la vegetazione rende impraticabile il cammino: occorre quindi aggirare l’ostacolo a destra contornando il margine di ampi e panoramici campi, riprendendo appena possibile il sentiero. Lo si asseconda incontrando altre sezioni in cui la vegetazione risulta molto invadente e fastidiosa. la ben incavata traccia perde costantemente quota in direzione della valle formata dal Rio Spigone nella cui sponda sinistra orografica si svilupperà la parte principale della discesa verso Calestano. Dopo un tratto aperto e panoramico, il percorso piega nettamente a sinistra sottopassando una linea elettrica, rientrando subito dopo nel bosco. Dopo una ripida discesa per sentiero evidente, si trascura a destra un’ampia traccia inerbita e si prosegue diritto/sinistra salendo per un breve tratto. Innestatosi in una carraia (che sostituisce una vecchia mulattiera), è sufficiente seguirla a destra in costante discesa nel contesto di un’area disboscata. Trascurate a sinistra tracce secondarie, ci si immette giocoforza nella strada asfaltata Calestano/Vigolone in corrispondenza di un suo tornante. Si asseconda la strada in discesa incontrando sulla destra l’imbocco di una carraia che precede lo stradello d’accesso a Casa Spigona (proprietà privata). Proprio in corrispondenza del bivio, si abbandona la strada asfaltata e alla bene e meglio si discende una scarpata in obliquo a sinistra senza sentiero. Dopo pochi metri ci si innesta in una traccia piuttosto labile che, procedendo per un tratto verso nord, effettua poi un tornante destrorso allargandosi a mulattiera. Attraversata la pista di una linea elettrica, si continua ad assecondare il vecchio percorso compiendo quasi subito un tornante sinistrorso, rimettendo piede nell’orripilante tracciato di prima. Lo si discende ripidamente per un breve tratto, imboccando poi a sinistra la continuazione della mulattiera. Effettuato poco più avanti un tornante destrorso (si trascura il sentiero che prosegue diritto), ci si innesta nuovamente nel percorso dalla linea elettrica che si asseconda a sinistra. Al primo bivio che si incontra, prendendo la ben ripida traccia di destra si raggiunge il fondovalle in corrispondenza di una costruzione. Si prosegue per comoda carraia procedendo parallelamente al Rio Spigone, notando nella riva opposta gli edifici diroccati di una vecchia stazione termale. Al bivio che si presenta più avanti, è necessario proseguire diritto/sinistra salendo per un breve tratto, avanzando poi in modo pianeggiate tra arbusti. Preso ad un bivio il sentiero di destra, si attraversa poco dopo un bel ripiano prativo/arbustivo, avvicinandosi ad una casa disabitata. Assecondando in ultimo una carraia, ci si innesta nella SP15 proprio in corrispondenza della menzionata casa. Seguendo la provinciale a destra, si attraversa il ponte sul Rio Spigone e al primo bivio si continua per Via Papa Giovanni XXIII. Prima di recuperare l’auto in Via del Bocco, si consiglia un’approfondita visita dell’antico borgo di Calestano, ammirando splendide case in sasso ottimamente ristrutturate rispettando l’assetto originario. 

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