Monte Ventasso: anello dal Passo di Pratizzano

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Punto di partenza/arrivo: Passo di Pratizzano 1241 m

Dislivello: 620 m ca

Durata complessiva: 3,45/4,00 h

Tempi parziali: Passo di Pratizzano-Lago Calamone (1,00 h) ; Lago Calamone-Oratorio S. Maria Maddalena-Monte Ventasso (1,00 h) ; Monte Ventasso-Monte Pastorale-Passo di Pratizzano (1,45 h)

Difficoltà: E (E+ nel tratto Oratorio S. Maria Maddalena-crinale Monte Ventasso)

Attrezzatura: ordinaria da escursionismo

Ultima verifica: maggio 2017

Accesso stradale: Parma-Traversetolo-S.Polo d’Enza-Vetto-Ramiseto-Montemiscoso-Passo di Pratizzano ; Reggio Emilia-Castelnovo né Monti-Collagna-Vallisnera-Passo di Pratizzano

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Descrizione dell’itinerario 

Notevole anello che permette di gustare entrambi i versanti (Lonza/Secchia) di questa importante montagna dell’Alto Appennino reggiano. Il percorso si svolge per sentieri molto evidenti e ottimamente segnati in un contesto ambientale, nonostante la presenza di piste da sci, di grande pregio. E’ necessario prestare attenzione al tratto di sentiero che dall’Oratorio S. Maria Maddalena conduce al crinale del Ventasso: non vi sono vere e proprie difficoltà tecniche da affrontare, tuttavia l’esposizione in un paio di tratti non è da sottovalutare. 

Abbandonata l’auto nei pressi del bivio con la strada che scende al vicino Rifugio Pratizzano, ci si incammina in direzione di quest’ultimo, imboccando poco dopo (cartello) un sentiero che si stacca a destra ed avanza in lieve salita. La traccia in questione, contrassegnata n°667a, conduce in circa dieci minuti di rilassante cammino nella strada asfaltata proveniente da Montemiscoso. Si segue l’asfalto a sinistra contornando la torbiera denominata Borra Scura, per poi virare a destra (cartelli) imboccando un’ampia traccia in direzione del Lago Calamone. Il percorso procede in moderata pendenza con alcuni ripidi strappi, alternando tratti all’interno del bosco a radure. Più avanti la traccia contorna un’area disboscata e dopo una svolta a destra guadagna quota in ripida salita. Il sentiero piega poi a sinistra conducendo in un bell’avvallamento prativo che si attraversa interamente. Dopo un ulteriore tratto all’interno del bosco, si raggiunge una prima pista da sci dove si svolta a destra e poi a sinistra (tenere d’occhio i segnavia). Segue l’attraversamento di un’altra pista da sci con skilift, per poi continuare per ampia traccia sbucando appena dopo in magnifici pascoli dove è possibile ammirare una suggestiva visuale del Monte Ventasso. Si prosegue lungo dolci declivi prativi (notevoli fioriture di orchidee in primavera) svoltando poco dopo a destra (paletto con segnavia) per sentiero in discesa. Il percorso si sposta successivamente a sinistra conducendo in un ampio altipiano prativo con torbiera che si attraversa in direzione N/NE. Dopo una brevissima risalita, si comincia a perdere quota per ampia traccia che effettua una netta svolta a destra cui segue un tornante sinistrorso. Oltre quest’ultimo si prende a destra un sentiero che dopo ripida discesa all’interno del bosco conduce in prossimità del suggestivo Lago Calamone1403 m. Messo piede su di un ampio sentiero trasversale, lo si segue a destra contornando dall’alto la sponda meridionale del lago, transitando poco dopo a fianco del Rifugio Venusta. Si prosegue costeggiando la sponda orientale ammirando splendidi esemplari di faggio, fino a raggiungere un bivio (paletto con cartelli) da cui si svolta a destra imboccando il sentiero n°663 in direzione dell’Oratorio S. Maria Maddalena. Si percorre ora una magnifica mulattiera, inizialmente in moderata pendenza, che permette di ammirare altri esemplari di faggio di rara bellezza. Più avanti si attraversa in leggera salita una bella e panoramica pietraia, incontrando poco dopo, sulla destra (cartello), il percorso che permette di raggiungere il luogo dove precipitò il 18 agosto del 1990 l’elicottero EHCA Charlie Alpha. Rientrati nella faggeta, si scende brevemente per poi riprendere a salire, approdando infine sul dorso di una costa boscosa, immettendosi qui nel sentiero n° 665 proveniente da Cervarezza. Lo si segue a destra uscendo presto dal bosco, effettuando poi una svolta a sinistra che precede l’attraversamento a mezzacosta di una magnifica pietraia che regala visuali mozzafiato sulla sottostante Val Secchia. Oltrepassato un breve tratto piuttosto scosceso, si rientra nel bosco raggiungendo infine il ripiano dove è collocato l’Oratorio/Bivacco S. Maria Maddalena1505 m, situato alla base di un ripidissimo pendio culminante nel gendarme roccioso conosciuto come Dente (o Denti) della Vecchia. A destra dell’oratorio (faccia a monte) si imbocca un sentiero (segnavia) che inizia a salire in modo sostenuto tagliando un ripidissimo pendio. Raggiunta una costa, la si segue per un breve tratto, svoltando poi a sinistra verso la base dello spettacolare monolito d’arenaria. Poco più avanti, oltrepassati alcuni alberi, occorre prestare la massima attenzione ad un traverso decisamente esposto cui fa seguito una ben ripida salita. Dopo questo tratto di impegnativo sentiero, si continua in direzione del vicino crinale, culminante a NW nei Denti della Vecchia, che si guadagna in breve (andando a destra per traccia, evitando a destra alcune rocce e, infine, superando un facile gradino, si conquista la vertiginosa sommità’ del dente roccioso caratterizzato da grossi blocchi di arenaria separati da profonde fenditure). Ora non resta altro che seguire la dorsale divisoria puntando alla non lontana cima del monte, ammirando visuali davvero grandiose. Messo piede in un’ampia sella, si affronta un ultimo strappo, non particolarmente faticoso, guadagnando infine la magnifica vetta del Ventasso1727 m, dove ci si inebria di uno straordinario panorama a 360°. Dalla sommità si inizia la discesa imboccando il sentiero n° 661/667 che ripidamente, con andamento verso W-N/W, si congiunge più in basso con un’altra traccia proveniente dal crinale. Si prosegue lungo quest’ultima raggiungendo in breve un bivio (cartelli), dove si ignora a destra la continuazione del percorso n° 667 per il Lago Calamone. L’ottimo sentiero (n° 667) continua ad assecondare il panoramico crinale (stupende le visuali sull’Alpe di Succiso), oltrepassa una quota secondaria denominata Monte Pastorale, conducendo ad una selletta dove svolta a sinistra (cartello). Si perde quota in direzione SW, penetrando poco più in basso in una magnifica faggeta, continuando per traccia molto evidente che si mantiene nella sponda destra orografica della valle formata da un rio. Senza possibilità di errore si esce più avanti dal bosco, raggiungendo un panoramico pendio prativo che si discende per traccia un po’ più labile, svoltando poco più in basso a destra. Il sentiero continua successivamente a mezza costa in direzione W, offrendo continue e magnifiche visuali sul Casarola, l’Alpe di Succiso e il Monte la Nuda. Attraversato un rimboschimento a conifere, si procede in salita per ampia traccia al sommo di interessanti pendii marnosi. Si continua per panoramica carraia in direzione della ben visibile S.P. 102 proveniente da Collagna. Poco prima di essa, ad un bivio (cartelli), si imbocca a destra un sentiero in salita che confluisce nella menzionata strada ormai in prossimità del Passo di Pratizzano. Non resta che seguire l’asfalto – ignorando inizialmente a sinistra la carrozzabile per il Passo della Scalucchia – fino al bivio iniziale nei cui pressi abbiamo parcheggiato l’auto. 

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