Il crinale delle Porraie e il Monte Sillano

100_5271 (FILEminimizer)

Punto di partenza/arrivo: Ligonchio di Sopra 892 m

Dislivello: 1050 m ca.

Durata complessiva: 6 h

Tempi parziali: Ligonchio-Passo di Romecchio (2,30 h) ; Passo di Romecchio-Monte Sillano (1,40 h) ; Monte Sillano-Bivacco Il Piano (1 h) ; Bivacco Il Piano-S.Rocco di Ligonchio (45 min)

Difficoltà: E+ 

Attrezzatura: ordinaria da escursionismo

Accesso stradale: Reggio Emilia-Castelnovo né Monti-Busana-Cinquecerri-Ligonchio. Si parcheggia l’auto nella parte alta del paese, più esattamente nel nucleo di S. Rocco di Ligonchio

mapwww.openstreetmap.org

 

Descrizione dell’itinerario

ATTENZIONE

Sent. 635  LIGONCHIO – PRESA ALTA – PRATI DI SARA
( inserito in data 15/06/2018 )
L’ENEL ha deciso di chiudere definitivamente il sentiero 635 che dalla fonte dello Scudlein di Ligonchio, porta alla Presa Bassa. Su questo percorso da sempre classificato “Strada di servizio industriale” l’ENEL aveva tollerato il passaggio escursionistico e il tracciamento di un sentiero CAI, stessa cosa per il 633 detto “della Decouville”. Le cose sono cambiate dopo la denuncia da parte di un ciclo escursionista che nel percorre il 633 in una sosta si appoggiò ad un paletto del parapetto, questi cedette e il ciclo escursionista cadde di sotto procurandosi varie fratture. Vinse la causa e l’ENEL proprietaria della strada pagò il risarcimento danni. Da qui la presa di coscienza della responsabilità verso chi percorre questi sentieri e la conseguente chiusura dei sentieri 635 e 633 visto che con le frane in atto il pericolo è notevolmente aumentato. Il Parco sta trattando la cessione di competenza per il solo 633, in quanto non più utilizzato da ENEL, mentre il 635, tuttora usato dagli operai dell’ENTE per le manovre alla Presa Bassa, sarà ad uso esclusivo di ENEL e verrà cancellato dalle cartine e dal catasto regionale. Il transito sul 633 verrà comunque permesso solo con accompagnamento di guide ed opportunamente tabellato. Il Sentiero Spallanzani verrà forse fatto confluire su questo tratto ( con guide) o singolarmente sulla strada forestale, ma per ora rimane chiuso. Dato che il 635 coincide anche con il Sentiero L.Spallanzani, per il momento, questo è spostato sul sentiero 633 da Ligonchio a Tarlanda e da qui sulla strada forestale fino al ponte sul Rio Rimale.

www.caireggioemilia.it

Il crinale che dal Passo Romecchio si estende in direzione ovest verso il Passo di Pradarena è uno dei più spettacolari di tutto l’Appennino tosco-emiliano. L’itinerario proposto prevede: 1) una lunga salita da Ligonchio verso il Passo Romecchio; 2) l’attraversamento del crinale fino alla vetta del Monte Sillano; 3) la discesa a valle seguendo il sentiero n° 741 che per un buon tratto asseconda la dorsale che dal Sillano si dilunga verso nord, e che fa da spartiacque tra le valli formate dal Rio Re e dal Torrente Ozola.

Da San Rocco di Ligonchio si imbocca a sinistra Via Ravinella seguendola in salita per pochi minuti fino a quando effettua una netta curva a destra. Proprio in questo punto la si abbandona (indicazioni del percorso CAI n° 633), prendendo a sinistra uno stradello cementato che sale a fianco di un’area recintata. Penetrati successivamente nel bosco di castagni, si avanza per magnifica mulattiera affiancata ai lati da resti di vecchi muretti a secco, guadagnando quota in costante direzione est/sud-est. Più in alto si effettuano alcuni tornanti, sbucando appena dopo nella strada asfaltata che da Ligonchio conduce alla Presa Alta. Si sale lungo quest’ultima sottopassando inizialmente un grande tubo per il trasposto dell’acqua, compiendo successivamente un tornante destrorso. Dopo una ripida salita in cui si compie un tornante sinistrorso, si transita a fianco della vasca di carico di Tarlanda. Proseguendo per la stradina asfaltata, si raggiunge in pochi minuti il bivio con il sentiero n° 633 che si stacca a sinistra (quest’ultimo, nonostante sia uno dei più bei sentieri dell’Appennino emiliano, risulta attualmente interdetto alla pubblica percorrenza). Noi andiamo a destra, imboccando il percorso n° 641 diretto al Bivacco Il Piano e al Monte Sillano, seguendo inizialmente il tracciato di una decauville. Dopo pochi minuti si prende a sinistra un sentiero che in moderata pendenza conduce nuovamente alla carrozzabile per la Presa Alta. La si attraversa e si continua per mulattiera, tagliando in questo modo un tornante della strada su cui si rimette presto piede. Ignorata a destra la continuazione del percorso n° 641, si continua comodamente lungo la carrozzabile procedendo paralleli al tracciato della decauville (CAI n° 633) situato più in basso rispetto al punto in cui siamo. Dopo l’attraversamento del Fosso di Rimale, si imbocca a destra (indicazioni) il percorso n° 633, oltrepassando inizialmente un solco franato. Si avanza verso est paralleli alla carrareccia di prima per traccia a mezza costa che poco dopo si impenna e sale ripidamente. Mediante curva a destra si aggira una costa boscosa, trascurando ad un bivio che si presenta poco dopo il sentiero n° 639 che si stacca a destra. Continuando per il percorso principale, si oltrepassa un solco e un breve tratto di sentiero franato, affrontando poi una ripida salita. Oltre l’aggiramento di una costa, si incontra un bivio dove si tralascia a sinistra il percorso n° 639 che scende alla Presa Alta. Dopo un tratto in piano e in leggera discesa, la traccia si impenna avanzando in direzione sud-est e sud. Risalito un pendio boscoso mediante una lunga sequenza di tornanti, si incontra un bivio dal quale si prosegue a sinistra, trascurando a destra il sentiero n° 633A. Avanzando in leggera discesa e in piano in direzione sud-est, si giunge in prossimità dello stagno conosciuto come Lago del Capriolo. Si continua per il comodo tracciato senza mai guadagnare effettivamente quota, gustando metro dopo metro la bellezza dell’ambiente boschivo in cui siamo immersi. Raggiunto un bivio (cartelli), si prosegue a destra in direzione del Passo Romecchio, avanzando in moderata pendenza per traccia ottimamente segnata. Dopo aver effettuato una sequenza di tornanti, si piega a sinistra procedendo verso est. Si continua per un buon tratto in questa direzione per sentiero a mezza costa, uscendo in seguito dalla vegetazione. Dopo una salita in cui si svolta destra, si approda al panoramico Passo Romecchio, 1680 m, situato tra il Monte Ravaianda a sud-est e le prime alture del crinale delle Parraie a nord-ovest. Dal valico si prosegue a destra lungo il percorso 00 transitando inizialmente a fianco della chiesetta di S. Bartolomeo. Avanzando a mezza costa nel versante garfagnino si aggirano alcune quote secondarie fino a lambire nuovamente il filo della dorsale spartiacque. Lo si abbandona quasi subito procedendo lungo il magnifico sentiero a mezza costa sempre nel versante toscano (visuali grandiose). Ripreso il crinale divisorio, la traccia prosegue successivamente nel versante Ozola, aggirando in questo modo un primo dosso erboso, nonché la più marcata cima delle Porraie. Raggiunta una selletta, situata lungo il filo della dorsale che dalla citata cima si dilunga verso nord, si incontra un bivio dove si ignora a destra il percorso n° 639A. Si prosegue per il sentiero 00 avanzando a mezza costa in versante Ozola al di sopra di uno spettacolare anfiteatro erboso di origine glaciale, riguadagnando successivamente il filo del crinale spartiacque. Ammirando incredibili visuali, si procede lungo l’ottima traccia che avanza tenendosi un poco a destra rispetto il filo della dorsale. A un certo punto, una netta svolta a sinistra e una breve salita riportano sull’arioso crinale che si discende utilizzando eventualmente una corda metallica. Si prosegue lungo il percorso n° 00 avvicinandosi sempre più al caratteristico Monte di Soraggio, che precipita nel versante Ozola con verticali strati di arenaria. Giunti alla base del groppo, lo si aggira nel versante toscano raggiungendo in breve una selletta di crinale dove il percorso si biforca. Noi continuiamo lungo la non segnata traccia di destra che avanza assecondando fedelmente il filo della dorsale spartiacque. Guadagnata la sommità di una quota secondaria, si scende alla sottostante ampia sella, per poi affrontare la salita finale alla volta della cima del Monte Sillano. Dalla sommità, 1876 m (panorama grandioso), si scende lungo il sentiero n° 641 che asseconda il crinale nord (si tratta della dorsale che separa la Valle del Rio Re dalla Val d’Ozola), affrontando inizialmente un tratto di discesa ripido ed esposto. Scavalcata una quota secondaria, si prosegue per la bellissima dorsale in direzione del limite del bosco. Penetrati in esso (notevoli e contorti esemplari di faggio), si continua per il sentiero raggiungendo in breve una mulattiera in località Sella Lama di Mezzo 1724 m. Si segue l’ampia traccia a destra effettuando subito una netta svolta in questa direzione, incontrando appena dopo un bivio (cartelli) dove si continua a sinistra, ignorando a destra il percorso n° 639. Si procede inizialmente in leggera discesa per poi risalire per un breve tratto, raggiungendo poco dopo una bella selletta erbosa. Il sentiero prosegue aggirando a sinistra un primo dosso prativo e a destra un secondo: quest’ultimo costituisce la panoramica cima del Monte1785 m, raggiungibile con breve deviazione a sinistra. Rientrati nella faggeta, si procede dapprima a sinistra della dorsale, poi a destra. Poco più in basso si rimette piede nel crinale boscoso in corrispondenza di un bivio, dove da sinistra confluisce il sentiero n° 641A. Noi invece scendiamo a destra per bella mulattiera in direzione del Bivacco Il Piano Ligonchio. Raggiunto un poggetto erboso ed effettuata una curva a sinistra, si perde quota notando più in basso, alla nostra sinistra, un’area disboscata. Dopo aver attraversato una piccola radura, ci si immette in una carraia di esbosco che si segue a destra (il tracciato si restringe poi a mulattiera). Giunti ad una netta svolta a sinistra della carrareccia, si prosegue a destra (segnavia) per mulattiera scampata dalla distruzione operata dal passaggio dei mezzi di esbosco. Appena dopo, purtroppo, si rimette piede nella carraia di prima che si segue a destra, raggiungendo più in basso una magnifica radura con alcuni esemplari di faggio di rara bellezza. Alla nostra sinistra si nota invece una costruzione: si tratta del Bivacco Il Piano1449 m. Si continua per bella e comoda carraia abbandonandola quando essa effettua una netta svolta a destra (attenzione ai segnavia). Si prosegue diritto lungo un’orribile traccia di esbosco (poco più avanti è possibile seguire a sinistra, per un breve tratto, la vecchia mulattiera) che si percorre in costante discesa attraversando in questo modo un’area tristemente disboscata. Dopo una curva a destra, si mette piede nella stradina asfaltata proveniente da Ligonchio e diretta alla Presa Alta. Ripercorrendo a ritroso lo stesso tragitto effettuanto in salita si ritorna a San Rocco di Ligonchio.